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Il migliore olio extravergine biologico in Europa? Lo produce la Masseria Venditti in provincia di Benevento. Parola di Biofach


Finalmente una buona notizia per la Campania e per i suoi prodotti agroalimentari: al Biofach il miglior olio di oliva extravergine a produzione bio è quello dell'azienda agricola Masseria Venditti di Castelvenere, nel beneventano. L'olio della Masseria Venditti ha sbaragliato oltre 80 concorrenti e ha ottenuto il premio per il miglior olio extravergine di oliva da coltivazione biologica.


Lo stand collettivo della Campania, costituito da 10 aziende insediate nelle cinque Province, e' stato allestito e organizzato dall'Assessorato all'Agricoltura e alle Attivita' Produttive della Regione Campania. La particolarita' del riconoscimento all'azienda sannita sta nella modalita' del giudizio; sono stati gli stessi visitatori del salone, infatti, sotto la guida di un responsabile della degustazione, a decidere di assegnare il premio degustando i vari oli delle aziende partecipanti al concorso. "Il premio - sottolinea l'assessore regionale Andrea Cozzolino - testimonia la elevatissima qualita' dei prodotti tipici campani, riconosciuta non solo in Italia ma sui mercati internazionali".

Sentenza Parmesan, la Ue approva solo se Dop


Una sentenza che lascia l'amaro in bocca quella emessa oggi dalla Corte dei giudici europei: sì al marchio Parmesan purchè su prodotti D.O.P.. Una vittoria incompleta per il Parmigiano Reggiano. Nello stesso tempo, però, la sentenza europea lascia aperto il problema delle modalità e dei controlli nei confronti di chi imita prodotti a denominazione. Avendo rimandato la questione agli Stati di origine delle Dop. Ogni anno l'agricoltura italiana perde 2,8 miliardi di euro a causa del crescente assalto dell'agropirateria sui mercati internazionali, che genera un business di 52,6 miliardi di euro, praticamente poco meno della meta' del fatturato agroalimentare italiano. Da qui l'esigenza di una difesa che non significa soltanto la tutela di un patrimonio culturale, dell'immagine stessa dell'Italia, ma anche la valorizzazione di un settore economico che ha un fatturato al consumo di 8,851 miliardi di euro ed un export di 1,844 miliardi di euro.

La sentenza è stata accolta con favore dal ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Paolo De Castro: «Un passo in avanti per arrivare in sede Wto al Registro multinazionale obbligatorio, strumento di tutela delle denominazioni d'origine anche fuori dall'Unione Europea». Il ministro ha anche ricordato il primato nazionale sui prodotti a certificazione e come l’Italia sia la leader in Europa per numero e per valore. «Negli Stati Uniti», ha continuato De Castro, «le imitazioni della nostra Dop, Parmesan o Parmesito che siano, muovono 10,5 il giro d'affari del Parmigiano Reggiano, e in Paesi come la Germania e l'Australia si ha il record di falsi».

L'Europa dice sì a tre varietà di OGM


La Commissione europea ha approvato a Bruxelles la commercializzazione e la trasformazione (ma non per la coltivazione) di tre nuove varietà ibride di mais Ogm e della "superpatata" transgenica ad alto contenuto di amido denominata "Amflora" prodotta dal gigante chimico tedesco Basf. Le tre varietà ibride di mais, nate in casa Monsanto: Mon863xNK603, Mon863xMon810 e Mon863xMon810xNK603, sono il risultato della combinazione, di altre piante transgeniche già autorizzate precedentemente nell'Unione europea.
Le procedure riguardano l'uso sia nei prodotti alimentari che nei mangimi animali per i tre mais, mentre si chiede solo l'utilizzo nei mangimi dei residui della patata Amflora, che è destinata principalmente all'estrazione dell'amido per fini industriali (per esempio per le cartiere) e non alimentari.
L'eventuale approvazione per l'uso nei mangimi della "superpatata", tuttavia, comporterebbe anche un via libera alla possibilità di contaminare la catena alimentare umana fino allo 0,9%, senza alcun obbligo di indicarlo sull'etichetta dei prodotti. La controversia rispetto alla Amflora riguarda il fatto che contiene un gene di resistenza all'antibiotico kanamicina (di cui si temono possibili rischi per la salute umana), e che - in una procedura parallela che il commissario all'Ambiente, Stavros Dimas, ha per ora bloccato - sarebbe il primo Ogm ad essere autorizzato per la coltivazione in Europa dal 1998.
Il 10 ottobre scorso, il Comitato permanente Ue per la catena alimentare e la salute animale, in cui siedono e votano gli esperti rappresentanti degli Stati membri, non aveva raggiunto la maggioranza qualificata né a favore né contro le proposta della Commissione europea di autorizzare i quattro Ogm.
Con l'approvazione odierna, da parte della Commissione, della richiesta di via libera ai ministri dei Ventisette, i quattro 'dossier' verranno ora trasmessi al Consiglio Agricoltura dell'Ue, che avrà tre mesi di tempo per votare. Se i ministri non votano, o se non riescono a raggiungere una maggioranza qualificata favorevole o contraria, le proposte di approvazione degli Ogm possono essere adottate direttamente dalla Commissione europea, come succede regolarmente dal 2004.