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Il Caffè Pedrocchi alla Fiera del libro di Torino

E’ difficile da immaginare, ma a Torino, nei padiglioni del Lingotto, in occasione della Fiera del Libro che si à tenuta dall’ 8 all’ 12 maggio, è stata trasferita una rappresentazione del famoso Caffè Pedrocchi fondato nel 1831 a Padova, grazie ad una ricostruzione ben fatta, curata dall’architetto Riccardo Dalisi, che ha richiamato l’attenzione di molti visitatori vecchi e giovani, noti e meno noti.

Importanti gli sponsor che hanno partecipato alle manifestazioni organizzate dal direttore del Pedrocchi Federico Menetto, fra i quali spiccano le famose marche Porsche, Illy, Carpenè Malvolti e Aperol. I barman del Caffè Pedrocchi hanno servito a coloro che hanno partecipato alle presentazioni dei libri, un eccezionale Spritz a base di Prosecco DOC di Conegliano-Valdobbiadene Carpenè Malvolti e Aperol. Ricco il carnet delle presentazioni degli autori, a partire dal libro pubblicato da Genius Loci per la collana “le pietre miliari” che racconta la storia di Antonio Carpenè illustre scienziato chimico ed enologo che con Angelo Malvolti fondò, nel 1868, l’azienda omonima.

Poi è stata la volta di Fiamma Nirenstein che ha ben descritto il suo nuovo libro dal titolo “Israele siamo noi” richiamando una folta schiera di pubblico. In occasione della presentazione del romanzo
Sorella , Marco Lodoli ha incontrato Luciana Littizzetto che è arrivata circondata da una scorta di guardie del corpo che forse non è riservata nemmeno ad un capo di stato, ma che nonostante tutto ha fatto sorridere una schiera di ragazzi venuti ad accoglierla. Emozionante la presentazione di Nannarella il romanzo su Anna Magnani curato da Giancarlo Governi e poi simpaticissimo il talk-show di Valeria Parrella con Teresa De Sio. Affollato l’incontro di Giampiero Mughini che ha presentato il libro Juve.Il sogno continua edizioni Mondadori, al quale hanno partecipato Giovanni Cobolli Gigli, Giovanni De Luna, Ciro Ferrara e Nerio Nesi. Bene accolto il Presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan, intervistato da Paolo Possamai che lo ha intrattenuto con alcune domande “scomodose” alle quali il Presidente ha risposto con la consueta chiarezza ed ironia, ha presentato il suo libro “Il Nord.Est lo governo io”. Dal parterre del Pedrocchi alla Fiera del libro sono passati molti altri personaggi come Massimo Giletti, Tinto Brass, Davide Paolini, Ugo Guidolin e Lidia Ravera e molti altri. Insomma , non si può certo dire che non sia stata una Fiera sottotono anche perchè i giornali hanno dedicato ampi spazi alla discussa partecipazione di Israele nella veste di “Paese invitato” e il tutto poi alla fine si è risolto con buon senso, compresa la manifestazione di protesta che ha avuto luogo per le vie della città con la sola conseguenza di ridurre un pò l’afflusso del pubblico nel corso delle ore pomeridiane. Dai commenti raccolti presso i visitatori, ottimo il servizio dei barman e assolutamente apprezzati sia lo Spritz Prosecco Carpenè con Aperol che l’espresso Illy. I libri presentati alla Fiera del libro di Torino 2008, ora iniziano il loro viaggio nelle librerie di tutte le città d’Italia e saranno gli Italiani a decretarne il successo e/o l’insuccesso. Di sicuro ce n’è uno che farà i numeri ed è quello della Rizzoli dal titolo “La Deriva” scritto da Stella e Rizzo che ancora una volta metterà in luce una parte delle piaghe del nostro Paese e l’auspicio è che al
successo del numero di copie che questo libro prevedibilmente riscuoterà corrisponda un altro successo che consiste nella ripresa della fiducia di ogni Italiano a ridare vita ai valori dell’Italia per rimetterla nella posizione che le spetta a livello internazionale, ovvero tra le Nazioni guida del Pianeta.

Il Made in Italy va in Fiera alla conquista del Giappone

Una fiera in Giappone per risollevare l'agroalimentare "Made in Italy" dalla paurosa stagnazione dei consumi interni. Ha preso il via la 33esima edizione della Foodex Japan, la più importante rassegna fieristica agroalimentare dell'area asiatica, con circa 100.000 visitatori attesi. Le imprese italiane presenti al Foodex sono raggruppate nel Padiglione Italia, una struttura che ospita 200 espositori su 3.000 mq di superficie. La nutrita presenza italiana nella rassegna è determinata dalle buone aspettative riposte dai nostri imprenditori sull’andamento del mercato giapponese del settore alimentare e delle bevande.

La molteplicità delle merci esposte nel Padiglione Italia spazia da quelle più tradizionali dell'agroalimentare italiano (vino, olio, pasta, conserve alimentari, formaggi) alle proposte più innovative dei prodotti biologici e surgelati. Da ricordare che per alcuni articoli l'agroalimentare italiano occupa già delle posizioni di assoluta preminenza nel Paese del Sol Levante: è il caso del mercato prosciutto crudo, dove le nostre imprese controllano il 78% dell’export, ma anche dell'olio di oliva (59,9%), della pasta (72,5%) dei pomodori pelati (79,8%). I numeri sono buoni anche nel settore dei vini, dove l'Italia si posiziona seconda dopo la Francia, e in quello dei formaggi, nel quale il nostro Paese risulta terzo dopo l'Australia e la Nuova Zelanda.

Fonte Sole24ore

Al consorrzio tutela mozzarella di bufala arrivano 29 nuovi produttori

Il Consiglio di amministrazione del Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop tenutosi nel pomeriggio di ieri, ha deliberato favorevolmente all’ingresso nella compagine associativa di 29 allevatori produttori di latte di bufala. Si concretizza così quanto disposto dallo Statuto sin dal 2003.

La decisione è stata assunta con la riserva di integrare la documentazione presentata dai 29 neo soci allevatori, produttori di latte, che vanno ad aggiungersi ai 45 soci produttori di mozzarella dop ad oggi presenti in assemblea.

La filiera della Mozzarella di Bufala Campana Dop, comprendeva fino a ieri, nel complesso, 131 caseifici: 45 soci e 86 meri fruitori del marchio.

I 29 nuovi soci produttori di latte entrano a fronte di circa 1900 allevamenti bufalini che nell’area Dop sono certificati per il conferimento del latte ai caseifici produttori.

Franco Consalvo, presidente del Consorzio tutela a tal proposito dice:”Rispondiamo con i fatti alle polemiche, occorre tenere unita l’intera filiera, al fine di meglio tutelare la Mozzarella di Bufala Campana Dop, ultimamente da troppe parti attaccata.”

Consalvo, sull’incontro avuto nel pomeriggio del 12 marzo con Giuseppe Ambrosio, capo del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo della Direzione Generale per la Qualità dei Prodotti Agroalimentari del Ministero per le Politiche Agricole Agroalimentari e Forestali, dice:”Il colloquio è stato franco e cordiale, ne ho dedotto che le attese del Mipaaf su quanto realizzerà il Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana nei prossimi mesi, sia in termini di politica dei controlli che di maggiore integrazione della filiera sono elevate. Con l’atto del Consiglio di Amministrazione di ieri sera, del resto, si inizia materialmente ad attuare il programma della mia presidenza.”

Sanremo alla mozzarella, i vip mangiano campano


La mozzarella di Bufala da "Casa Sansemo" sollazzerà i palati dei vip e meno nell'area ospitalità per cantanti, giornalisti e addetti ai lavori ideata in occasione del Festival 2008. Sabato 1 marzo 2008, alle 11, nell’ambito di Casa Sanremo, verrà ufficialmente presentata la terza edizione del Salone della Mozzarella di Bufala Campana e del Made in Italy, che si svolgerà a Paestum dal 18 al 20 aprile 2008. Saranno presenti l’assessore all’Agricoltura della Provincia di Salerno Corrado Martinangelo, il vicepresidente del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Domenico Raimondo e il presidente nazionale di Unimpresa Giovani (promotore del terzo salone) Donato Ciociola. La Conferenza Stampa del “Salone della Mozzarella di Bufala Campana e del Made in Italy – Itinerari Mediterranei”, a cui saranno invitati circa 1500 giornalisti tra italiani ed esteri previsti per il festival canoro, darà il via alla “Giornata Campana”, dove la mozzarella di Bufala Campana diventerà attrice protagonista di un pranzo e di una cena di gala a base di prodotti tipici della Campania in cui saranno presenti circa 200 ospiti.

www.salonedellamozzarella.it

www.lestradedellamozzarella.it

Cina, bloccata fornitura di prosciutti di Parma

Centinaia di prosciutti italiani destinati ad arricchire le tavole dei ristoratori in Cina sono stati bloccati alle dogane con pretestuose motivazioni amministrative nonostante le prime negoziazioni commerciali per superare gli ostacoli burocratici all'arrivo nel piatto dei consumatori cinesi di uno dei prodotti piu' rappresentativi del Made in Italy alimentare risalgano al 2003 e sembravano aver avuto una svolta positiva nell'estate del 2007 con un accordo tra Italia e Cina.

La notizia è stata diffusa da Coldiretti. Secondo le stime degli operatori il mercato cinese potrebbe assorbire nell'immediato prosciutti italiani per un valore attorno ai 20 - 30 milioni di Euro destinati però a moltiplicarsi su livelli estremamente elevati di fatturato, ma lo stop ingiustificato dei prosciutti italiani alle frontiere raffredda gli entusiasmi generati dai ripetuti annunci dei viaggi diplomatici ed evidenzia la necessità di rivedere i rapporti commerciali tra i due Paesi.

Le difficoltà di esportazione nel paese asiatico riguardano infatti anche altri importanti prodotti italiani come l'ortofrutta fresca, in particolare mele e kiwi, ostacolati dal mancato superamento degli ostacoli di carattere burocratico, sanitario ed amministrativo, che hanno sino ad ora impedito le spedizioni.

Un paradosso, nonostante le molteplici missioni effettuate, se si considera - spiega Coldiretti - che la Cina esporta quantità sempre crescenti di prodotti ortofrutticoli verso l'Unione europea e l'Italia (mele, aglio, concentrato di pomodoro, castagne, funghi, legumi, semilavorati di ortofrutta).

Al Biofach di Noriberga il premio Bioil

La più grande manifestazione mondiale di olivicoltura bio e il maggior ente di certificazione del biologico italiano in tandem al prossimo Biofach di Norimberga, la maggiore fiera internazionale di settore in programma dal 21 al 24 febbraio. Dunque, il Premio Biol e Icea - Istituto Certificazione Etica e Ambientale saranno in Germania in sinergia, con uno stand comune adiacente - in operazione di partnership - a quello riservato alla Regione Puglia e Unioncamere. Un fronte comune di organismi pubblici e no, all’insegna della qualità, dell’eccellenza e della sicurezza nei controlli.

A Norimberga la consueta presenza del Premio Biol, la manifestazione-concorso che, sotto l’egida della Camera di Commercio di Bari e l’organizzazione tecnica del CiBi, da ormai tredici anni pone a confronto in Puglia i migliori oli bio-extravergini dei vari continenti, avrà vari scopi. Ad esempio, diffondere attraverso assaggi e degustazioni una selezione dei migliori oli bio - anche pugliesi - del concorso; in più, sabato 23 curerà un intervento, come ormai da tradizione, al “Bar dell’Olio”. Presenterà poi la prima Guida mondiale dell’olivicoltura biologica, evoluzione del catalogo annuale del Biol. Ma saranno illustrate anche anticipazioni del programma 2008, che quest’anno si svolgerà a Monopoli dal 21 al 27 aprile in accoppiata con il BiolFish, progetto europeo (Interreg) promosso da una serie di partner tra i quali la Regione Puglia (capofila) e le organizzazioni Aiab Veneto, Aiab Puglia, Icea, CIBi, Consorzio Puglia Natura e Coispa. L’obiettivo è promuovere, insieme al miglioramento della qualità e la valorizzazione dell’olio di oliva, i prodotti ittici ottenuti con metodi biologici e rispettosi dei principi di sostenibilità ambientale. In particolare, pesce e olio provenienti dalle sponde e dalle terre costiere adriatiche di Italia, Croazia e Albania. Per racchiudere una grande tradizione ed un’antica cultura che ha sempre unito mare e terra.

Non a caso, tra l’altro, “L’ulivo nel paesaggio contemporaneo” e “L’ambiente costiero e la sua relazione con le attività della pesca ecosostenibile” saranno le due sezioni del concorso fotografico legato al Biol e al BiolFish. Una iniziativa collaterale che, anch’essa lanciata a Norimberga, non prevede limiti di età ed è destinata a fotografi professionisti e a semplici amatori. Si può partecipare con massimo tre immagini (non sono ammesse diapositive), in bianco e nero o a colori, da spedire entro il 15 aprile a: Segreteria Organizzativa Premio Biol - CiBi; Via Ottavio Serena, 32; 70126 Bari. Mille euro in palio per il primo premio (più altri due premi minori in denaro). Per modalità di partecipazione e regolamento: www.premiobiol.it.

Icea - già partner del Biol - sarà invece al Biofach per promuovere in particolare le tematiche della cooperazione internazionale, le certificazioni Nop e Jas per i mercati statunitensi e nipponici, il nuovo progetto Cert All - un’alleanza nel sud est asiatico tra varie associazioni del biologico e organismi di ispezione e certificazione - nonché le iniziative promosse dall’Istituto nell’ambito del congresso mondiale Ifoam (in programma a giugno a Modena): le conferenze sul tessile a Carpi, sull’acquicoltura a Cattolica e sui cosmetici a Sassuolo, nonché il “Festival Market Eco Bio e Equo”.

Zucchine e microchip, dall'internet delle cose la tracciabilità di filiera


Immaginate che dai banchi di un ipermercato, le verdure riescano a dialogare con il personale avvisandoli che è ora di metterle in firgo. No. Non è fantascienza e neanche il risultato di coltivazioni OGM. Bensì è l'applicazione dell "Internet of Things", l'internet delle cose. Se n'è discusso venerdì 11 gennaio a Lecce con la giornata dedicata a: "Internet of Things: innovazione e opportunità di sviluppo" presso la Facoltà di Ingegneria, e che ha avuto l'obiettivo di mettere a confronto ricercatori, aziende e Istituzioni sulle opportunità di sviluppo connesse alle tecnologie abilitanti Internet of Things. In ambito agroalimentare grazie all'Internet delle Cose si potrà sapere in tempo reale, dove e quando è stato effettuato il raccolto, il grado di conservazione delle merci, ed i passaggi che sono stati compiuti per arrivare dal produttore al consumatore. Si avrà così una completa tracciabilità dei prodotti, per garantire ai consumatori una maggiore trasparenza e sicurezza.
"Tra pochi anni - spiegano gli esperti del CRIT ovvero il Centro di Ricerca sulle Tecnologie abilitanti Internet of Things, - la tecnologia di identificazione a radiofrequenza, RFID, permetterà di identificare univocamente ciascun manufatto realizzato sulla Terra mediante un codice EPC (Electronic Product Code), memorizzato in una etichetta, tag". Il CRIT è coordinato dal Prof. Gianpaolo Ghiani, coadiuvato da un gruppo di docenti di diverse discipline, tra cui Mario De Blasi, Giuseppe Grassi, Giovanni Indiveri, Luca Mainetti, Giuseppe Ricci, Luciano Tarricone, ed il Direttore del Dipartimento, Lorenzo Vasanelli.
Si avrà, quindi, la possibilità di georeferenziare tutti i prodotti. E a quanto pare questo accadrà in breve tempo: quando le tag costeranno meno di cinque centesimi di dollaro, allora si prevede che questa tecnologia sarà ampiamente diffusa. E si stima che il periodo necessario sia circa dieci anni. Avere un trilione di oggetti intelligenti connessi in rete, ovviamente, porterà ad una ridefinizione globale delle reti wireless, che tenga conto delle differenti condizioni di traffico. "A differenza dei tradizionali codici a barre, la nuova tecnologia permetterà di identificare il singolo manufatto in modo automatico e senza visibilità ottica, non solo per singoli elementi, ma anche per interi lotti di prodotti - affermano dal CRIT. Alcune tag permetteranno di avere memoria degli eventi vissuti dagli oggetti o addirittura conferiranno agli oggetti una propria "intelligenza", smart things". L'Internet delle Cose migliorerà le nostre vite in molti ambiti. La possibilità di aver informazioni precise e puntuali, a basso costo e direttamente dagli oggetti sulla loro disponibilità, ubicazione e stato di conservazione permetterà di avere costantemente sotto controllo intere filiere in tempo reale. Grazie a questo scambio di informazioni "tra le cose" e "con le cose" i sistemi informativi potranno aiutarci ad effettuare scelte più appropriate in numerosi settori: nell'agro-alimentare, nei sistemi di trasporto, nell'assistenza sanitaria, nel settore aerospaziale.

Sommelier del miele, a Roma un corso di primo livello


Le api si sa sono laboriose. E il loro prodotto, il miele, è forse uno degli alimenti più completi e ricchi che ci siano in natura. Ma come si fa a distinguere un buon miele di qualità? Come si assapora? Che differenza c'è tra il miele di acacia e il millefiori? E soprattutto come si distinguono i loro sapori e le loro proprietà organolettiche? A risolvere i dubbi ci ha pensato la FAI (Federazione apicoltori italiani) , in collaborazione con il CRA - Unità di Ricerca di Apicoltura e Bachicoltura e con il CRM - Centro Ricerche Miele dell’Università di Roma Tor Vergata, organizzano un Corso di analisi sensoriale di primo livello che permetterà di accedere al Corso - Esame di Perfezionamento in Analisi Sensoriale del Miele di secondo livello.
Il Corso è destinato ad Apicoltori, tecnici di aziende alimentari, tecnici di laboratorio, erboristi,
operatori alberghieri, medici veterinari, operatori della pubblica amministrazione, organizzazioni di consumatori, consumatori, studenti.Il Corso si svolgerà dal 24 al 27 gennaio 2008, presso Villa Mondragone, Centro Congressi e Rappresentanza dell’Università di Roma Tor Vergata, Via Frascati 51, 00040 Monte Porzio Catone, Roma. Il Centro potrà assicurare anche l’ospitalità ai partecipanti che richiedono il pernottamento. E’ ammesso un numero massimo di 30 allievi per ogni sessione. Il costo di iscrizione è di 200 Euro (150 Euro per gli studenti e per i soci della FAI - Federazione Apicoltori Italiani, di cui 80 Euro vanno versati al momento della prenotazione).


Le adesioni si ricevono presso la FAI - Federazione Apicoltori Italiani,Tel.: 06.6077175, Fax 06.6852287; e-mail federapi@tin.it

FAI - Federazione Apicoltori ItalianiCorso Vittorio Emanuele II, 101IT - 00186 ROMA (RM)Telefono: 06.6877175 - Telefax: 06.6852287Posta elettronica:

Vendita diretta, Firenze è leader con 300 aziende agricole


Prosegue dal blog la segnalazione dell'iniziativa "Farmers markets" ossia la vendita diretta di prodotti agricoli nelle fattorie. Firenze si attesta al primo posto con l'adesione al programma di 300 aziende agricole, seguono Siena con 298, Pisa con 101, Lucca 91, Arezzo 73, Massa Carrara 64, Pistoia 52, Livorno 51 e Prato 23. La speciale hit è stata stilata da Coldiretti di Firenze-Prato. In 207 delle 300 aziende di Firenze sono presenti, oltre ai piu' svariati prodotti alimentari e non, prodotti garantiti da marchio di qualita' (Doc, Docg, Igt, Dop). La piu' alta densita' di vendita diretta in localita' Greve in Chianti con 43 aziende, bacino del Chianti assieme a San Casciano (30), Barberino del Mugello (6), Val d'Elsa (17), Impruneta (7), Capraia e Limite (3), Montespertoli con 22 aziende, Tavernelle (14), Certaldo (10). In periferia di Firenze sono 5 mentre a Empoli 2. 229 producono vino (Chianti Classico, Toscano, Colli Fiorentini, Toscano Sangiovese, Carmignano, Brunello di Montalcino e Rosso di Montepulciano), di cui 189 Chianti (Classico, Riserva e Superiore) e 64 vino da tavola sia bianco che rosso. Una cinquantina frutta e ortaggi, prodotti del sottobosco (more e lamponi) e di stagione, una decina formaggi, ben 18 vendono carne (confezionata e sotto vuoto), 12 il miele, 14 conserve e marmellate, una decina cereali e farina. 90 vendono direttamente olio extra vergine di oliva (5 anche il Dop Chianti Classico).


Oggi, a pochi giorni dall'addio al 2007 voglio parlare di questa bellissima iniziativa di Codiretti: "Campagna amica". Innanzittutto è importanitissimo visitare il sito e iscriversi alla fondazione http://www.campagnamica.it/ perchè proprio da queste pagine si scopre che da gennaio 2008 sarà possibile acquistare per gli iscritti, frutta, verdura e prodotti tipici agroalimentari direttamente dai produttori, bypassando così tutti quegli intermediari che fanno lievitare la spesa. La mappa offerta divide le fattorie per regione e offre anche una diversa mappa per l'acquisto di latte direttamente dal distributore. Nei prossimi post, dopo una bella spesa in una delle fattorie segnalate mi proprongo di sottoporre i prezzi così da realizzare se effettivamente c'è risparmio e qualità.

Suino Cinta toscana, in arrivo i primi prodotti Dop


Arriveranno a breve sulle tavole nazionali i primi prodotti di suino di Cinta senese destinati alla produzione di carne con marchio Dop. Finora, sono 36 gli allevamenti aderenti al sistema di controllo del disciplinare di produzione, sono 7 le aziende autorizzate a produrre carni a marchio Dop e sono 200 gli allevatori aderenti al Consorzio, circa il 90% su tutto il territorio regionale, con una produzione media di 4mila capi l'anno.
La razza di cinta senese è stata recuperata dopo essere stata per anni a rischio estinzione. Soltanto pochi decenni fa, ha spiegato il presidente del Consorzio, Andrea Pannocchieschi d'Elci, si contavano poche decine di animali sul territorio nazionale. In seguito, con il lavoro di alcuni allevatori e l'aiuto della Provincia di Siena e della Regione Toscana, si è arrivati a creare una banca dati genetica e nuovi nuclei di selezione sparsi per la regione.

Cara spesa, ma quanto mi costi!


Modifiche sostanziali al menù, quattro su dieci "in modo drastico" e richiesta del 37 per cento del campione considerato di un intervento pubblico per calmierare i costi. Questi i primi dati emersi dall'indagine Coldiretti-Swg “Le opinioni di italiani e europei sull'alimentazione”. Sotto accusa i rincari eccessivi applicati dai commercianti e dalle catene di distribuzione (37 per cento) mentre sono del tutto scagionati gli agricoltori. Il 29 per cento ritiene che occorra favorire direttamente gli acquisti dagli agricoltori e solo il 6 per cento considera come soluzione la concentrazione della distribuzione commerciale con la riduzione dei piccoli negozi a favore degli ipermercati. Per gli italiani la spesa alimentare è la seconda voce dopo le spese per l'affitto o il mutuo e prende il 19 per cento della spesa mensile totale delle famiglie, per un valore che è salito a 467 euro al mese destinati all’acquisto di carne (106 euro), frutta e ortaggi (84 euro), pane e pasta (79 euro) e latte, uova e formaggi (64 euro). E dai dati emerge che complessivamente la spesa è rimasta invariata. Ma allora come fanno gli italiani a far quadrare i conti? Si sono ridotte le quantità por dell'1,5 per cento :calano i consumi di pane (- 7,4 per cento), pasta di semola (-7,4 per cento), latte fresco (- 2,6 per cento), vino (- 7,9 per cento), carne bovina (- 4,1 per cento) mentre aumentano la carne di pollo (+ 7,5 per cento) e le uova (+ 6,4 per cento), secondo le elaborazioni su dati Ismea Ac Nielsen nei primi otto mesi del 2007. Secondo un studio della Coldiretti dei circa 467 euro al mese che ogni famiglia destina per gli acquisti di alimenti e bevande, oltre la metà, per un valore di ben 238 euro (51 per cento), va al commercio e ai servizi, 140 (30 per cento) all'industria alimentare e solo 89 (19 per cento) alle imprese agricole. Questo significa chiaramente che i prezzi aumentano in media di cinque volte dal campo alla tavola con una tendenza che tende ad accentuarsi nel tempo. Come ovviare a questo problema? Favorendo ad esempio la presenza di prodotti locali negli scaffali dei negozi, ma anche promuovendo la vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli in azienda o nei mercati nelle città, con i cosiddetti farmers market.

Forlì: a Sapeur l'enogastronomia di qualità


L'Emilia Romagna, si sà è terra di buongustai e di prodotti tipici. E Sapeur – quinta mostra mercato dell’enogastronomia e delle tendenze di qualità, importante vetrina delle produzioni artigianali e dell’enogastronomia tipica- sarà allestita come principio beneaugurante del 2008: da venerdì 18 a domenica 20 gennaio . Sapeur ospita esclusivamente le produzioni artigianali di piccola distribuzione, promuovendo la tutela della tipicità come patrimonio. Tra gli eventi collaterali della mostra mercato, il quarto concorso nazionale Il piatto del Sindaco. La novità 2008 sarà invece il padiglione riservato alla Piccola fiera del caffè tipico.

Per maggiori info: http://www.sapeur.it/


Lo sciopero degli autotrasportatori, com'era prevedibile, sta mettendo in ginocchio la filiera agricola e agroalimentare. Bloccati nei nei campi, nei magazzini o nei mercati generali,quintali di merce deperibile. A lanciare l'allarme sono le organizzazioni degli agricoltori, in primis Coldiretti, che stima in milioni di euro le perdite legate allo sciopero degli autotrasportatori.
"Se la vertenza degli autotrasportatori non si sbloccherà e, quindi, continuerà nei prossimi giorni, c'è il fondato rischio per la consegna di prodotti come il latte, la farina e gli ortofrutticoli", sostengono alla Cia-Confederazione italiana agricoltori che sottolinea la possibilità di "pesanti conseguenze per l'intero sistema agroalimentare specialmente in questo periodo prenatalizio quando gli acquisti sono in crescita".
Saranno "gravissimi i danni per le aziende agricole" anche secondo Confagricoltura. La responsabilità secondo l'organizzazione è dello sbilanciamento del sistema nazionale dei trasporti verso la gomma: l'84% delle merci viaggia in autotrasporto, sottolinea l'organizzazione, mentre solo l'1,43% si muove con la ferrovia, ed è praticamente trascurabile l'incidenza dei sistemi intermodali.