Piacerà? Non piacerà? Di certo averlo in cantina fa fare la sua bella figura!Si chiama DesmoRosso, ha marchio Ducati, appartiene alla vendemmia 2006: una cuvée di grande classe, appositamente creata per rappresentare l'eccellenza Ducati anche nel mondo del vino. Insomma, la benzina del "made in Italy" potrebbe proprio essere questo vino raffinato e di classe abbinato ad un marchio storico e vincente della bravura italiana nel fare moto e motori.
“Desmorosso” sarà presentato a Verona, in occasione del Vinitaly 2008 e sarà commercializzato esclusivamente via internet sul sito http://www.desmorosso.com/ a partire da metà aprile - al costo unitario di 28 euro. Al calice, Desmorosso potrà essere degustato, in esclusiva per l’Italia, al Ristorante Lunge Bar “Gold” Dolce&Gabbana”, a Milano.
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Desmorosso, nasce il vino di casa Ducati
Pubblicato da Marina Perotta alle 09:22 0 commenti
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Tokio, le mozzarelle di bufala possono essere consumate
Ricevo e volentieri pubblico
Le autorità nipponiche non hanno bloccato le importazioni di Mozzarella di Bufala Campana Dop a causa delle notizie apparse sulla stampa internazionale, riguardanti una presunta contaminazione da diossina.
Le autorità doganali di Tokio, sulla scorta delle informazioni in parola, stanno solo svolgendo controlli più accurati, considerati comunque di routine, al fine di avere certezza della salubrità del prodotto importato, ma non esiste in atto un blocco o un embargo sanitario.
“La rapidità degli eventi delle ultime ore, la concitazione con la quale le notizie si susseguono, fanno si che è giunto il momento di invitare tutti alla calma, occorre evitare il panico sui mercati, per una questione che nella sostanza è, come detto, marginale – così Franco Consalvo, presidente del Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop.
“Le indagini in corso in Campania – ricorda il presidente del Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop - dimostrano che i controlli ci sono, funzionano e garantiscono il consumo sicuro della mozzarella di bufala.”
Da rilevare, inoltre che per i caseifici che producono Mozzarella Dop – secondo quanto diffuso appena ieri sera da una nota dal Ministero per le Politiche Agricole e Forestali italiano - non si è verificato alcun riscontro di contaminazioni per diossine sopra la soglia.
Pubblicato da Marina Perotta alle 17:22 0 commenti
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Mozzarella: anche il Giappone ferma l'import
In mattinata di oggi il Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop ha appreso da proprie accreditate fonti londinesi, che il governo Giapponese ha deciso, in via cautelare, di non sdoganare le mozzarelle giunte a Tokio dall’Italia, a causa delle notizie circolate sulla stampa internazionale, riguardanti un’ipotetica contaminazione da diossina. Secondo le medesime fonti, le catende della Grande Distribuzione del Sol Levante avrebbero iniziato a ritirare le mozzarelle dagli scaffali.
L’export verso il Giappone di Mozzarella di Bufala Campana nel 2005 si attestava a 329mila kg per un valore commerciale di 2, 3 milioni di euro franco caseificio.
“Eppure le indagini in corso in Campania – dice il presidente del Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop Franco Consalvo - dimostrano che i controlli ci sono, funzionano e garantiscono il consumo sicuro della mozzarella di bufala, il segnale proveniente dal Giappone è tanto più preoccupante, per quanto dato sapere, perché non ancorato ad alcun riscontro di laboratorio.”
Da rilevare, inoltre che per i caseifici che producono Mozzarella Dop – secondo quanto diffuso appena ieri sera da una nota dal Ministero per le Politiche Agricole e Forestali italiano - non si è verificato alcun riscontro di contaminazioni per diossine sopra la soglia.
“In merito alle vicende coreana e giapponese – continua Consalvo – sappiamo che il Ministro Paolo De Castro ha già avviato i necessari contatti con i Governi coinvolti nei blocchi. Alle 03:00 postmeridiane di oggi riunirò un’unità di crisi al Consorzio di Tutela, per assumere le necessarie ed indifferibili decisioni in merito.”
Pubblicato da Marina Perotta alle 14:08 0 commenti
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Barilla e i vip americani insieme per ricette di solidarietà
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La pizza napoletana conquista il marchio S.T.G.
La notizia è fresca fresca in quanto proprio oggi il direttore generale per la qualità dei prodotti alimentari del ministero per le Politiche agricole e forestali, ha consegnato alla Gazzetta ufficiale europea la proposta di riconoscimento del marchio di S.T.G. (specialità tradizionale garantita) della pizza napoletana.
Entro sei mesi l'Unione europea dovrà presentare le sue osservazioni. E alla fine del 2008 chi vorrà esporre il marchio S.T.G. per la sua pizza napoletana «protetta » dovrà rispettare scrupolosamente pesi, ingredienti, tempi di cottura, dimensioni. Le regole del «disciplinare» (otto corposi articoli) sono contenute nel testo della proposta di riconoscimento apparsa sulla Gazzetta ufficiale del 24 maggio 2004.
Pubblicato da Marina Perotta alle 17:14 0 commenti
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Vola il prosciutto di Parma: vendite record per il preaffettato
Piace a tutti. Specialmente se preaffettato, nella vaschetta sigillata ed è il fiore all'occhiello del "Made in Italy". Il prosciutto di Parma, nel 2007 sbaraglia ogni record e aumenta le vendite con un +24,6% rispetto all'anno precedente. Le 171 aziende del Consorzio hanno venduto circa 50 milioni di confezioni pari ad oltre 5.200 tonnellate di prodotto. Di queste, 14 milioni di confezioni sono rimaste in Italia mentre 35 milioni hanno varcato i confini della penisola. Il trend di crescita del Parma preaffettato è sorprendente: dal 2000 i volumi sono triplicati, passando da 15 a 50 milioni di vaschette. L'incremento registrato nel 2007 (+ 10 milioni di confezioni) riguarda sia l'Italia (+31%) sia l'estero (+22%).
Sono gli inglesi a trainare l'exportcon oltre 12 milioni di confezioni (+27%), la Francia (+13%), Germania (+16%), Belgio (+35%) e USA (+24%). Fra i mercati minori, da segnalare gli exploit di Austria (+81%) e Danimarca (+70%) e i buoni risultati di Olanda (+28%) e Norvegia (+28%). Anche il prodotto tradizionale cresce significativamente sui mercati d'oltreoceano, trainato dal mercato statunitense. Nei quattro principali mercati extraeuropei (USA, Canada, Giappone e Australia) sono stati venduti complessivamente 568.000 Prosciutti di Parma, con un incremento del 12%, pari a 60.000 pezzi. Questo incremento è stato ottenuto prevalentemente grazie alla crescita del prodotto tradizionale (+50.000 pezzi) e con un discreto contributo del prodotto preaffettato (+10.000 prosciutti). A seguito di un trend di crescita costante nel tempo, la quota export nei paesi extraeuropei ha assunto un peso rilevante. Con 568.000 pezzi rappresenta oggi circa il 27% dell' export complessivo; un dato significativo se consideriamo che 10 anni fa tale quota era pari al 17% (225.000 pezzi). Gli Usa sono i protagonisti assoluti del mercato extraeuropeo. I risultati ottenuti sono eccellenti: +18%, con un incremento di 64.500 pezzi, che ha permesso al Consorzio di superare quota 400.000 prosciutti. Il 19% dell'export in Usa è rappresentato dal prodotto preaffettato, in crescita anche nel 2007 (+13%). Il prodotto tradizionale - che costituisce ancora la parte preponderante - fa segnare anch'esso un deciso balzo in avanti rispetto al 2006: +55.000 pezzi, con un incremento del 19%.
Le potenzialità di crescita nel mercato americano sono ancora ampie e il Consorzio ritiene di ottimo auspicio il fatto che il Parma stia iniziando a farsi conoscere e apprezzare anche ben al di fuori delle tradizionali grandi aree di New York e San Francisco. Stabile resta invece l'export verso il Canada, che nel 2007 consolida l'ottimo risultato ottenuto l'anno precedente attestandosi attorno ai 40.000 pezzi. In Giappone invece i risultati non sono entusiasmanti, con una riduzione di 16.000 prosciutti. Volumi che sono bilanciati dai risultati conseguiti in Australia dove, nonostante i flussi esportativi siano iniziati solo lo scorso febbraio, l'export ha già raggiunto quota 13.500 Prosciutti.
Pubblicato da Marina Perotta alle 12:31 0 commenti
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Prosciutto San daniele, pioggia di euro per migliorare la genetica dei suini
Ideatore del progetto l'assessore regionale alle Risorse agricole, Enzo Marsilio che nel corso di un incontro con allevatori, Consorzio prosciutto di San Daniele e rappresentanti di categoria ha chiarito che per l'attuazione degli interventi, 120mila euro serviranno per la convenzione biennale con l'Ineq di San Daniele e per le attività di controllo della Dop; mentre 200mila euro per cinque anni saranno utilizzati per il piano di qualificazione genetica.
Per la valorizzazione e la promozione del settore suinicolo regionale, l'Ersa (agenzia regionale per lo Sviluppo rurale), ha presentato al ministero delle Politiche agricole un progetto con cui si chiede un contributo di 500mila euro, "finanziamento - spiega Marsilio - già concesso dal ministero con decreto del 24 dicembre 2007".
Pubblicato da Marina Perotta alle 14:07 0 commenti
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Nasce la "Magna carta del cacio"a tutela delle specialità umbre
“La magna carta del cacio” non è l’ultima trovata di Geronimo Stilton o di Topo Gigio. Bensì un serissimo documento, redatto dall’Accademia del formaggio e destinato a quanti, sottoscrivendolo, si impegnano in precetti come:
- Rispettare le biodiversità nell'allevamento del bestiame e nella scelta del foraggio e dei cagli;
- Promuovere la cultura del cacio proclamando Vallo di Nera, la Valnerina e l'Umbria "patria del cacio";
- Produrre e degustare solamente cacio dalle qualità particolari, cioè eccellente dal punto di vista organolettico;
- Degustare il cacio almeno due volte a settimana;
- Non offendere nessuno con l'espressione "faccia di cacio";
- Produrre e degustare solo prodotti autoctoni o meglio, prodotti e trasformati a partire dalle materie prime locali, lavorati e stagionati secondo pratiche tradizionali locali;
- Tutelare e valorizzare la professione del pastore casaro.
Ma i comuni mortali, cioè coloro che intendono solo degustare le specialità casearie umbre come, il pecorino, fresco o stagionato, i caprini, le caciotte miste ottenute dal latte di pecora e mucca, la ricotta salata ( per la quale la zona di Norcia segnerebbe l'avamposto settentrionale di produzione italiana), il formaggio molle con lo zafferano caseificato con caglio di fiori di cardo, la giuncata, la ricotta fresca, la mozzarella di latte di pecora e il cacio stagionato e affinato nelle botti di quercia avvolto in foglie di noce possono già prenotarsi per il 7 e 8 giugno e visitare la manifestazione “Fior di Cacio” .
Ma dietro l’apparente gigioneria, il motivo che ha fatto scattare la molla per la costituzione dell’Accademia è serissimo: i lavorare ad un marchio d’identita da utilizzare per la commercializzazione e per offrire garanzie sul prodotto ai consumatori. La tradizione casearia della Valnerina e dell'Umbria, infatti, non possiede ancora un marchio che la tuteli dalle contraffazioni come avviene in altre regioni.
7-8 giugno 2008
http://www.fiordicacio.com/
http://www.comune.vallodinera.pg.it/
Tel.: 075.505.58.07
Tel.:0743. 616143
Pubblicato da Marina Perotta alle 11:36 0 commenti
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A EuroP.A. salone delle Autonomie locali, sbarca l'enogastronomia "Made in Italy"
Pubblicato da Marina Perotta alle 18:01 0 commenti
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Parmigiano-Reggiano di montagna. La bontà nasce a 600 metri di altezza
I dieci soci rientrano nella fattispecie dettata dal D.M. 30/12/2003 per l'iscrizione all'albo dei Prodotti di Montagna esistente presso il Ministero delle Politiche agricole. La produzione annua è stimata in almeno 45 mila forme .
Presidente della neonata società consortile è Angelo Romagnoli, del caseificio Canevaccia di Gaggio Montano; il vice presidente è Romolo Michelini, del caseificio Dismano di Montese. Il direttore di Confcooperative Modena Cristian Golinelli e il sindaco di Montese Carlo Castegnoli, presenti alla firma dell'atto costitutivo, hanno espresso soddisfazione per la nascita del Consorzio e promesso la massima collaborazione dell'associazione di categoria e delle istituzioni.
Pubblicato da Marina Perotta alle 14:38 0 commenti
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La locandina di Vinitaly-India
Pubblicato da Marina Perotta alle 14:02 0 commenti
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Da oggi in vigore il decreto salvaolio: obbligatorio sulle etichette indicare la provenienza delle olive e il frantoio di produzione
Pubblicato da Marina Perotta alle 08:53 0 commenti
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La Sartiglia sposa Mediterranea e il carnevale oristanese si riempie di sapori
L'occasione è proprio ghiotta perchè lungo il percorso espositivo all’interno di Palazzi di grande pregio storico-architettonico ubicati nel centro di Oristano: Palazzo Sanna - Randaccio (in piazza Eleonora, già sede dell’Isola), Palazzo Arcais (in via Dritta), il Chiostro del Carmine (in via Carmine), Palazzo Corrias (in Piazza Eleonora), saranno allestite numerose e stuzzicanti vetrine che ospiteranno il meglio della produzione dell’artigianato e dell’agroalimentare di qualità.
Sarà consentita la vendita diretta dei prodotti, compresi quelli agroalimentari, purché in contenitori preconfezionati e senza possibilità di consumo nelle aree espositive. Le imprese che volessero avvalersi di questa opportunità dovranno garantire la propria presenza negli spazi loro assegnati da domenica 3 a martedì 5 febbraio.
Pubblicato da Marina Perotta alle 10:17 0 commenti
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Emergenza rifiuti Campania: i danni si estendono all'agroalimentare campano
L'organizzazione, dice il presidente Sergio Marini, sta "valutando la possibilità di avviare una richiesta di risarcimento dei danni provocati alle imprese" e ha già raccolto centomila firme di cittadini campani per "l'avvio di un intervento di recupero ambientale immediato per salvare il territorio dall'inquinamento, prima che sia troppo tardi".
Si sta producendo, denuncia Coldiretti, un "effetto valanga sull'economia campana che fonda buona parte del suo successo sul turismo e sulla buona tavola".
I condizionamenti di natura psicologica sui comportamenti di acquisto stanno penalizzano i prodotti Made in Campania dell'agroalimentare, mentre - continua la Coldiretti - crescono i timori che senza un intervento di smaltimento adeguato dei rifiuti si possano verificare a breve fenomeni di inquinamento del territorio, nonostante l'importante assicurazione del Ministero della Salute secondo il quale “non si rilevano danni alla salute attribuibili all'attuale emergenza rifiuti in Campania”. E' necessario - sostiene la Coldiretti - rimuovere al piu' presto la spazzatura dalle strade delle città, ma anche proteggere le campagne intervenendo in modo strutturale con un piano di bonifica e riqualificazione del territorio e del paesaggio messo a rischio dalla cattiva gestione ambientale, secondo l'iniziativa promossa da venti associazioni ambientaliste, dei consumatori e della società civile con il coordinamento della Coldiretti. Occorre salvare dall'inquinamento un territorio che - continua la Coldiretti - rappresenta un valore inestimabile per l'economia, l'agricoltura, l'ambiente, la salute e la qualità della vita dei cittadini con la Campania che puo' contare su un primato di 14 prodotti a denominazione o ad indicazione di origine protetta (Dop/Igp), su 29 vini Docg, Doc e Igt, su 329 prodotti tradizionali censiti dalla Regione con 13 città del biologico, 40 del vino, 30 dell'olio e 4 del pane. Dalla mozzarella di bufala al limone di Sorrento e di Amalfi, dalla mela annurca al pomodoro San Marzano, dal vino Gragnano al Solopaca, dal Fiano di Avellino al Taurasi. Ma ci sono anche sedicimila ettari di territorio coltivati a biologico, il 25 per cento della superficie protetta da parchi e 734 agriturismi. Una mappa delle qualità agroambientali che rappresenta un valore aggiunto per lo sviluppo della Campania e che - conclude la Coldiretti - non può essere ignorata nella scelta dei siti piu' adatti allo smaltimento.
Pubblicato da Marina Perotta alle 12:24 0 commenti
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Gancia, vola in Asia l'export dello spumante italiano
Pubblicato da Marina Perotta alle 12:19 0 commenti
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Villaggi del gusto, a Foligno da settembre una Kermesse dedicata ai primi
Pubblicato da Marina Perotta alle 17:34 0 commenti
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Caserta, a giugno le "Mozzarelliadi 2008" sul litorale domizio
Pubblicato da Marina Perotta alle 12:25 0 commenti
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Il made in Italy sbarca a San Diego
Pubblicato da Marina Perotta alle 11:57 0 commenti
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Calano i consumi di frutta e verdura
Andando più nel dettaglio, per quanto riguarda la frutta - avverte la Cia - la flessione delle vendite nei primi dieci mesi dell'anno è stata pari al 4,3% rispetto all'analogo periodo del 2006; mentre più consistente è stata la diminuzione per verdure e ortaggi, i cui acquisti sono scesi del 6,8%".
La richiesta per arginare la perdita di consumi arriva proprio dai rappresentanti degli agricoltori: la costituzione di un Tavolo permanente tra governo, rappresentanti della filiera agroalimentare, dell'Istat, dell'Unioncamere e dei consumatori. "Nello stesso tempo - spiega l'organizzazione agricola - è necessario dare il via ad Osservatori sia a livello nazionale che regionale. Occorrono, severi e continui controlli. Ed è indispensabile, inoltre, un'attenta verifica dell'origine del prodotto che deve essere chiaramente indicata nell'etichettatura. Esiste un'apposita legge che però viene completamente disattesa".
Pubblicato da Marina Perotta alle 13:38 0 commenti
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Enzo Rossi salva 150 operai dalla crisi di due aziende
Pubblicato da Marina Perotta alle 16:50 0 commenti
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