Entra in vigore oggi il "decreto salva olio" per la tutela dell'olio di oliva italiano. Il nome tecnico del provvedimento è: "Norme in materia di indicazioni obbligatorie nell'etichetta dell'olio vergine ed extravergine”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale N.243 del 18 ottobre. L'obiettivo è di garantire attraverso l'etichetta la provenienza nazionale dell'extravergine ed impedire di mettere in commercio come olio vergine o extravergine Made in Italy, miscugli di olio spremuto da olive spagnole, greche e tunisine. Le nuove disposizioni prevedono inoltre che sulle confezioni di vergine ed extravergine siano indicati obbligatoriamente lo Stato nel quale le olive sono state raccolte e dove si trova il frantoio in cui è stato estratto l'olio. Se le olive sono state prodotte in più Paesi, questi andranno invece tutti indicati in ordine di quantità decrescente. La mancata chiarezza in etichetta costerà sanzioni fino a 9.500 euro per i trasgressori di ogni singola violazione. L'assenza di indicazioni sull'origine delle olive può invece significare due cose: o il mancato rispetto della legge o il fatto che si tratta di olio imbottigliato prima del 17 gennaio per il quale il decreto concede la possibilità di 18 mesi di tempo per la commercializzazione. La normativa inoltre contribuirà definitivamente a valorizzare il sistema olivicolo italiano che oggi conta 250 milioni di piante.
Da oggi in vigore il decreto salvaolio: obbligatorio sulle etichette indicare la provenienza delle olive e il frantoio di produzione
Pubblicato da Marina Perotta alle 08:53
Etichette: Made in Italy
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