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Fame di cereali? Ci pensa la cura Bush!

George W. Bush ha lanciato un piano di aiuti da 200 milioni di dollari per far fronte all'emergenza alimentare in Africa e nei Paesi in via di sviluppo, all'indomani dell'allarme dei leader della finanza mondiale, riuniti a Washington per il Development Committee della Banca mondiale. "Questi aiuti alimentari aggiuntivi consentiranno di fronteggiare l'impatto degli aumenti dei prezzi delle commodities sui programmi di aiuto alimentare d'emergenza in Africa e in altri Paesi", si legge nel comunicato della Casa Bianca e in poche parole significa che i soldi stanziati da Bush serviranno a calmierare i prezzi delle materie prime quali riso e grano oggetto delle recenti speculazioni.
A mettere in ginocchio i Paesi sottosviluppati è il boom dei prezzi alimentari, che negli ultimi mesi ha registrato l'ennesima impennata: i poveri spendono in media il 75% del proprio reddito per il cibo; solo il riso nei due mesi appena passati è salito del 75%.Se non si interviene subito, ha spiegato Robert Zoellick presidente della Banca Mondiale , si rischia "di ribaltare le conquiste ottenute nella lotta alla povertà globale, tagliando sette anni secchi di progresso in questo senso". Ma anche il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi intervenendo al Development Committee ha lanciato l'allarme prezzi, rimarcando che: " gli aumenti del petrolio e degli alimentari sono legati tra loro" e che "il gap fra gli standard di vita dei Paesi ricchi e quelli poveri si sta allargando sempre più".

Fonte Agi
Foto Flikr

Romania, no al mais OGM

Anche la Romania mette al bando il mais Ogm. E sono così sette i paesi nell’Unione Europea che non vogliono nei loro terreni il mais transgenico della Monsanto (MON810) con Francia, Ungheria, Grecia, Austria, Polonia e Italia,.
Grazie all'annuncio del Ministro per l'Ambiente rumeno, Attila Korodi, il maggior produttore di mais europeo per estensione delle coltivazioni diventa Ogm-free. Le preoccupazioni sulla sicurezza degli Ogm spingono i governi ad agire. E i sondaggi continuano a mostrare che gran parte degli europei è contraria al loro utilizzo. “ E’ una decisione che mira anche a qualificare la nostra agricoltura- ha sottolineato il ministro Korodi- sotto il profilo qualitativo, ha confermato il ministro romeno all’agricoltura, considerato che al momento di aderire all’Unione Europea siamo stati costretti a sottostare a condizioni- capestro imposteci proprio dall’Italia, dalla Francia e dalla Polonia, gli altri grandi paesi agricoli dell’Unione. Sino al 2014 in agricoltura la Romania non potrà infatti accedere alle sovvenzioni comunitarie se non nella misura del 25% rispetto a quanto hanno diritto ad avere Roma, Parigi e Varsavia. Ciò per non penalizzare il Midì francese, il Mezzogiorno italiano e la pianura polacca, ci ha detto Bruxelles. La conseguenza immediata di questo fatto è che oggi il 70% della carne di maiale consumata sulle tavole della nostra gente proviene dall’Europa occidentale o dalla Polonia mentre sino al 2004 eravamo il paese con il maggior numero di suini nel vecchio continente. Per questo motivo centinaia di migliaia di romeni hanno abbandonato la campagna emigrando all’Estero, soprattutto in Italia e Spagna, in cerca di un lavoro diverso. I campi sono stati abbandonati ed ora vengono acquistati a prezzo stracciato proprio dagli italiani. In gran parte sono imprenditori seri ma corre voce che svariati latifondi, dalle parti di Sibiu, siano stati acquistati da pazienti psichici ricoverati presso l’ospedale di Agrigento, in Sicilia. La nostra magistratura sta indagando in collaborazione con l’antimafia italiana ”.

Mozzarella italiana, venduta in USA ma prodotta in India




Con questa notizia siamo tra il serio e il faceto e con un bella serie di infrazioni, credo. La fonte è l'Indian Express che titola il pezzo: "Formaggio italiano, venduto negli Stati Uniti e fatto in India".
Ma andiamo con ordine. Il formaggio italiano in questione è la mozzarella di bufala. La storia, invece inizia nelPaonta Sahib, Himachal Pradesh, dove Man Mohan Malik nel 1995 ha creato l'azienda Himalya International Limited per l'esportazione di verdura. Mr. Malik presidente e amministratore delegato della società conosce la mozzarella ad una fiera agroalimentare in Germania. Mr Malik racconta : "Ho visto un italiano promuovere il formaggio a base di latte di bufala come una vera prelibatezza. Poi ho visto in un promo le immagini delle bufale d'acqua che sono le stesse delle bufale indiane (il 70 per cento dei bufali vive in India), e ho capito cosa si poteva fare. Ho visitato quasi ogni impianto di mozzarella in Italia e ho visto e assorbito tutto... "
Tornato in India, Mr. Malik ha iniziato la produzione di mozzarella, ma le cose non erano così semplici, perché non conosceva il sistema di produzione del formaggio italiano. E qui entra in gioco Raffaele Cioffi. Malik ha contattato Cioffi, che produce formaggi da cinque generazioni a Sorrento e che era stato consulente per i produttori di formaggio in Bulgaria e Russia, e lo invita a Paonta Sahib. Ma in principio, i clienti americani lamentavano il fatto che il formaggio di bufala fosse contaminato con latte di vacca. "Questo è dovuto al fatto che in India, il latte è solo latte, sia che provenga da una bufala o da una mucca", dice Malik.
Malik ordine allora attrezzature speciali dalla Germania per rintracciare da impurità, e chiede a Cioffi di sorvegliare l'intero processo, dalla mungitura delle bufale alla lavorazione del formaggio. Spiega Malik: "Raffaele ha iniziato a monitorare gli agricoltori. Abbiamo dato loro contratti in esclusiva, a condizione che non avrebbero mescolato il latte. E il nostro personale ha illustrato agli agricoltori le procedure igieniche, al fine di soddisfare i nostri clienti negli Stati Uniti. " Raffaele aggiunge: "Ora, tutti sanno che devono lavarsi le mani prima della mungitura o della la trasformazione del formaggio. Imparano molto velocemente. Abbiamo lavorato sodo per combinare la specilaità italiana con l'ingegno e l'esperienza indiana".
Il loro impianto di formaggio, è operativo dal marzo 2006, ha una capacità di produzione di 68 kg lakh (tonnellate) all' anno. La società, quotata alla BSE, ha registrato un 91,27 per cento di crescita e un utile netto di 2,5 crore di Rs per il trimestre chiuso al settembre 2007.
Negli Stati Uniti, i loro collaboratori sono Artignale Italiano con base nel Winsconsin e i loro formaggi vengono utilizzati dai migliori ristorant. Presto saranno nei circuiti Costco e Traders Joe. Il passo successivo è il lancio di formaggi italiani congelati nel mercato indiano. L'azienda ha legato con Reliance per il suo formaggio di vendita al dettaglio in India con il marchio "Bufalabella".

Italia- India, bilaterale con De Castro. Ma la Cina chiude accordi per il 21mo secolo


Da oggi Paolo De Castro, il nostro ministro per le politiche agricole è in India per incontrare i ministri indiani dell'Agricoltura e del Food Processing, Sharad Pawar e Subodh Kant Sahai. Al centro dei colloqui, il rafforzamento dei rapporti bilaterali e la cooperazione in campo agricolo.
''I rapporti economici bilaterali Italia-India sono in costante espansione - sottolinea il Ministro Paolo De Castro - e' c'e' una crescente consapevolezza da parte delle imprese italiane delle opportunita' offerte dal mercato indiano. Portare i prodotti e l'immagine dell'Italia nel mondo, diffonderli, difenderli e valorizzarli - ha aggiunto il Ministro - e' una delle chiavi strategiche per lo sviluppo del sistema Paese. Noi lo stiamo facendo: nel 2007 l'export dei prodotti agroalimentari e' aumentato considerevolmente e secondo le stime quest'anno dovrebbe andare ancora meglio''.
A proposito del Food processing, le due parti gettarono le basi per lavorare insieme alla costruzione di un Joint Food Testing a Kolkata, nonché alla creazione di una Fondazione italo-indiana e di un Agro Food Park. Questi importanti progetti saranno ora recepiti nei due Memorandum of Understanding (MoU) che verranno firmati proprio in occasione della visita del Ministro in India.
La notizia mi era nota, ma da almeno tre giorni ero alla ricerca sulle testate indiane di un articolo che ne preannunciasse l'evento. A parte la notizia che sta gettando allarme ,dei casi di aviaria in Bengala Occidentale ( gli indiani sono fissatissimi con la pulizia e hanno il terrore delle malattie) si parla, com'è giusto "cicero pro domo sua" dell'incontro dell' incontro del primo ministro Manmohan Singh in Cina e che si sta concludendo proprio in queste ore.
Nel pezzo dell ' Hindustan Times si dice chiaramente che: "La "Visione condivisa per per il 21.mo Secolo", un documento congiunto firmato dai due paesi ", è un messaggio al mondo esterno che le due parti intendono intensificare la loro cooperazione per costruire un mondo armonioso". Gli fa eco "The Times of India" che aggiunge: "Singh, ha detto che i due paesi potrebbero camminare assieme, seguendo ciò che egli chiama 'via asiatica'."
Di certo l'asse economico del pianeta si sta spostando verso quell'agglomerato di oltre 2,5 miliardi di persone che sono Cina e India e magari se l'Italia fosse un po' più incisiva sarebbe molto meglio.
Intanto, sulla economica domani De Castro poggerà il gioiello di "Vinitaly India" che sarà inaugurato ufficialmente il 17 gennaio.
''I progetti di internazionalizzazione - aggiunge il ministro - nei quali Veronafiere ha dimostrato massimo dinamismo e partecipazione proseguono speditamente e producono risultati concreti che soddisfano le aspettative di aziende e istituzioni. Auspichiamo che il 2008 sia l'anno di ulteriori passi avanti''.
Il punto però, come è intelligentemente spiegato in The Times of India è che: "le prospettive sono senza dubbio brillanti, ma la pressione fiscale è sicuramente elevata e molto superiore superiore a quella di qualsiasi altro paese al mondo. Di conseguenza, le alte tariffe imposte sulle importazioni di vino non favoriscono gli appassionati di vino nel paese".
Mi auguro davvero, che davanti ad un colosso come la Cina, l'Italia possa puntare seriamente sul suo "Made in Italy" anche agroalimentare anche se la strada è davvero lunga perchè sono molto ampie le differenze culturali.

Aviaria, il focolaio si sposta nel Bengala occidentale


C'è preoccupazione tra le autorità sanitarie nel Bengala Occidentale, da quando cioè sono giunti i risultati delle analisi sul pollame morti nello Stato, martedì scorso: si tratta di influenza aviaria. "Siamo in attesa della relazione finale e stiamo predisponendo quanto necessario per una eventuale epidemia. Al momento ci stiamo concentrando sullo sviluppo di un Team di "risposte rapide" provvedendo all'isolamento degli animali malati e alla loro soppressione" , ha detto il Dr Sunil Bhowmik Chief Medical Officer del distretto di Birbhum district. Nel frattempo, l'amministrazione del il distretto di Birbhum ha inviato 50 squadre speciali per aiutare le persone a disporre di polli morti in Rampurhat. Rapporti non ufficiali parlanop di almeno 20000 polli morti. Il dipartimento della salute del governo statale ha anche formato 12 squadre, ciascuna composta da un medico e da operatori sanitari, per avviare un rapido abbattimento degli uccelli.

E se SlowFood salvasse il mondo?


Secondo il quotidiano inglese "The Guardian", che ha affidato a un comitato di esperti il compito di scovare le personalità in grado di cambiare il mondo per salvarlo, compare, tra i cinquanta in classifica solo un'italiano: Carlo Petrini, fondatore del movimento internazionale Slow Food, segnalato da Vandana Shiva. Petrini, secondo "The Guardian" è una figura chiave poichè con il suo movimento non solo difende le piccole produzioni tipiche, ma con la sua presenza in 100 Paesi sta combattendo la cultura del fast food e delle multinazionali del settore agroalimentare, responsabili di gravi danni per l’ambiente.
La lista prosegue con un agricoltore indiano, il più grande genetista del mondo, un romanziere, un regista, ingegneri e architetti, nonché uno scienziato che ha persuaso un presidente africano a far di un decimo del suo paese un parco nazionale. 19 le nazioni rappresentate. Uno su cinque è statunitense, uno su tre da un paese in via di sviluppo.
Ecco gli altri nomi:
Paul Watson cofondatore di Greenpeace, ha fondato Sea Sheperd ― una società di “pattuglie del mare”, è è l'uomo temuto dalla baleniere giapponesi, i cacciatori di foche canadesi e i pescatori di frodo di mezzo mondo .
Angela Merkel, cancelliere tedesca: “la velocità con cui la Germania sotto la Merkel sta perseguendo gli obiettivi contro il cambiamento climatico è imbarazzante per gli altri paesi”.
Bob Hertzberg, 53 anni, Il finanziere, capostipite di una nuova generazione di investitori (la sua Renewable Capital finanzia produttori d'auto elettriche, aziende d'energia solare e wind farm).
Amory Lovins, fisico americano, teorico col suo Rocky Mountain Institute dell’efficienza energetica e della riduzione dell'impatto ambientale.
Marina Silva ministro dell'ambiente brasiliano, per la sua fermezza contro la deforestazione, e il suo collega australiano, l'ex rocker Peter Garrett che come primo atto del nuovo governo ha aderito al protocollo di Kyoto.
Wangari Maathai, premio Nobel , che ha fondato il movimento della Green Belt facendo piantare un milione di alberi in Africa dalle donne, unendo la loro emancipazione all'ecologia.
Al Gore e Leonardo Di Caprio - il primo fresco di vincita prima dell'Oscar poi del Nobel, l'altro per aver dato vita ad una fondazione ambientalista.
Jia Zhangke, regista cinese , autore di un documentario sulla devastante diga delle Tre Gole,
Ken Livingstone, sindaco di Londra , che vuole tagliare del 60% le emissioni di CO2 della città,
Ken Yeang giovane attivista inglese, 22enne, arrestato più volte per le manifestazioni.
Inoltre, compare anche il nome di Bjørn Lomborg l'ambientalista scettico del 2004, visto come un salutare contrappeso all'entusiasmo (a volte fanatico) degli ambientalisti.

Agroalimentare Made in Italy, vola l'export al + 11.5%


A pochi giorni dalla ripresa lavorativa si tirano i bilanci dell'export 2007 che risulta eccellente per il “Made in Italy”, cresciuto nei primi nove mesi dell’anno dell’11,5% raggiungendo la cifra di 265 miliardi di euro. Le quote italiane sul commercio mondiale sono salite dal 3,4% del 2006 al 3,6% mentre il passivo della bilancia commerciale è sceso da –17,7 miliardi a –7,8 miliardi. Diverse missioni di Sistema sono state realizzate dall’Istituto per il Commercio Estero, Confindustria e Abi in India, Sudafrica, Kazakistan, Tunisia, Algeria, Marocco, coinvolgendo migliaia di aziende italiane che hanno visto moltiplicare, attraverso gli incontri business to business, i propri contatti con gli imprenditori stranieri. L’Ice ha curato la partecipazione italiana alle più importanti manifestazioni fieristiche internazionali, tra cui l’Anuga di Colonia, la Big 5 di Dubai, la Mebel di Mosca; altri eventi fieristici hanno visto l’Italia conquistare lo status di partner d’onore dei Paesi ospiti, come nel caso della Foodex di Tokyo, la Frames di Mumbai e la Business of Design Week di Hong Kong. Tra gli accordi firmati con istituzioni nazionali ed estere, quelli con la Tispa (Ente turco per la promozione e l’attrazione degli investimenti), con la Bsmepa (Ente bulgaro preposto alla promozione delle Pmi) e con la giapponese Jetro.

Aviaria, si teme una nuova avanzata del virus in Vietnam


Quasi cinque per cento di 15000 campioni di pollame sano proveniente da diverse città e province del Vietnam sono risultati positivi p al virus dell''influenza aviaria. Lo ha riferito oggi un giornale locale popolare. I polli i cui sono stati rilevati elevati tassi di virus sono allevati in Lang Son, Ha Nam Thai Binh e nella regione settentrionale, Ha Tinh, DaNang e di Quang Nam e la regione centrale, e Long An, Dong Thap, Ca Mau e Tra Vinh nel Regione meridionale. Influenza aviaria, potrebbe colpire la provincia settentrionale di Thai Nguyen e la provincia meridionale di Tra Vinh.