Io non so se questo ragionamento che fa Prodi sarà un apripista al nucleare, ma a me fa paura. In sostanza il professore è "preoccupato" e ritiene che debba essere riesaminato "in profondità" l'obiettivo sullo sviluppo dei biocarburanti deciso dall'Ue un anno fa, quando il vertice dei capi di Stato e di governo dei Ventisette fissò i traguardi vincolanti per il 2020 su riduzione delle emissioni di gas serra e sull'aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili.
Il Consiglio europeo aveva allora deciso di portare al 10% la quota di biodiesel ed etanolo nel totale dei carburanti utilizzati nel settore dei trasporti nell'Ue. Ma, nel frattempo, diversi studi internazionali, lo organizzazioni ambientaliste e quelle per lo sviluppo, e persino la Fao e il Programma alimentare mondiale hanno denunciato il rischio di un impatto fortemente negativo dello sviluppo dei biocarburanti sulle popolazioni e sui paesi più poveri, mentre i prezzi dei prodotti alimentari stanno aumentando come non era mai successo negli ultimi decenni.
Analoga preoccupazione è stata espressa dal presidente di turno del Consiglio europeo, il premier sloveno Janez Jansa,che ha parlato dei dubbi e delle preoccupazioni che sui biocarburanti stanno emergendo a livello internazionale, espressi anche da fonti molto autorevoli, come le agenzie per l'Agricoltura e il programma alimentare delle Nazioni Unite, che hanno denunciato il rischio di un impatto fortemente negativo dello sviluppo dei biocarburanti sulle popolazioni e sui paesi più poveri, mentre i prezzi dei prodotti alimentari stanno aumentando come non era mai successo negli ultimi decenni.
Fonte Alice News
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