Ricevo e volentieri pubblico
Descrivere il sistema innovativo regionale e il potenziale di sviluppo della Regione Puglia attraverso l’analisi di alcune filiere innovative: è questo l’obiettivo di una serie di iniziative promosse dall’ARTI – Agenzia Regionale per la Tecnologie e l’Innovazione – nell’ambito delle azioni previste dall’Osservatorio Permanente dell’Innovazione.
Tra queste si inscrive il convegno sul tema “La filiera aerospaziale in Puglia: potenzialità e prospettive di sviluppo”, in programma per venerdì 7 marzo a Bari, dalle 9.30 alle 13.30, all’Hotel Mercure Villa Romanazzi Carducci; l’incontro si propone di dare evidenza alle realtà produttive del comparto – PMI e grandi gruppi industriali –e alle competenze scientifiche e di ricerca presenti sul territorio in grado di sostenerne la crescita su scala nazionale e internazionale.
L’ARTI ha coordinato un rapporto su questi temi, che verrà illustrato da Gianfranco Viesti, presidente dell’Agenzia, in apertura di giornata, e che fornirà spunti per la tavola rotonda moderata dal giornalista Michele Marolla, alla quale prenderanno parte Luciano Guerriero, Ordinario di Fisica presso il Politecnico di Bari, Giovanni Sylos Labini, Presidente dell’Associazione Italiana PMI per l’Aerospazio, Nicola Aurilio, Amministratore Delegato di Alenia Composite, Giuseppe Acierno, del Comitato Promotore del Distretto dell'Aeronautica e Nicola De Bartolomeo, Presidente di Confindustria Puglia. Seguiranno l’intervento di Andrea Bianchi, Capo Dipartimento per la Competitività del Ministero dello Sviluppo Economico, e le conclusioni di Sandro Frisullo, Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia.
Oggi la Puglia rappresenta una delle regioni italiane in cui è più consistente la presenza di attività industriali aerospaziali, in termini sia di insediamenti che di addetti (gli occupati diretti complessivi sono più di 3.700). Può vantare, inoltre, intense attività di ricerca: fra imprese, università e centri di ricerca sono circa 900 i ricercatori nel settore. L'importanza di questa filiera per la regione non deriva, infatti, solo dal contributo che essa può dare in termini di addetti e valore aggiunto, ma soprattutto dal fatto che integra e promuove lo sviluppo di competenze, processi e tecnologie vitali per l'economia nel suo complesso.
Tra queste si inscrive il convegno sul tema “La filiera aerospaziale in Puglia: potenzialità e prospettive di sviluppo”, in programma per venerdì 7 marzo a Bari, dalle 9.30 alle 13.30, all’Hotel Mercure Villa Romanazzi Carducci; l’incontro si propone di dare evidenza alle realtà produttive del comparto – PMI e grandi gruppi industriali –e alle competenze scientifiche e di ricerca presenti sul territorio in grado di sostenerne la crescita su scala nazionale e internazionale.
L’ARTI ha coordinato un rapporto su questi temi, che verrà illustrato da Gianfranco Viesti, presidente dell’Agenzia, in apertura di giornata, e che fornirà spunti per la tavola rotonda moderata dal giornalista Michele Marolla, alla quale prenderanno parte Luciano Guerriero, Ordinario di Fisica presso il Politecnico di Bari, Giovanni Sylos Labini, Presidente dell’Associazione Italiana PMI per l’Aerospazio, Nicola Aurilio, Amministratore Delegato di Alenia Composite, Giuseppe Acierno, del Comitato Promotore del Distretto dell'Aeronautica e Nicola De Bartolomeo, Presidente di Confindustria Puglia. Seguiranno l’intervento di Andrea Bianchi, Capo Dipartimento per la Competitività del Ministero dello Sviluppo Economico, e le conclusioni di Sandro Frisullo, Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia.
Oggi la Puglia rappresenta una delle regioni italiane in cui è più consistente la presenza di attività industriali aerospaziali, in termini sia di insediamenti che di addetti (gli occupati diretti complessivi sono più di 3.700). Può vantare, inoltre, intense attività di ricerca: fra imprese, università e centri di ricerca sono circa 900 i ricercatori nel settore. L'importanza di questa filiera per la regione non deriva, infatti, solo dal contributo che essa può dare in termini di addetti e valore aggiunto, ma soprattutto dal fatto che integra e promuove lo sviluppo di competenze, processi e tecnologie vitali per l'economia nel suo complesso.
0 commenti:
Posta un commento